Visita guidata alla pieve di Lizzano

Lo scorso anno, per celebrare i 1270 della pieve, abbiamo inaugurato la bella statua di Sant’Anselmo di Nonantola, opera di Yazuyuki Morimoto il quale si è ispirato alla formella del portale dell’abbazia di Nonantola. Tale immagine rappresenta il longobardo Re Astolfo che regala ad Anselmo i territori fra i quali anche il nostro Belvedere.

Fin da subito ci parve chiaro che, per completare l’opera, sarebbe stato bello affiancare alla statua di Anselmo anche una di Astolfo, per riprodurre la scena.

L’obiettivo per il 2024 è, quindi, la realizzazione di questa nuova scultura; un progetto che, naturalmente, avrà un costo.

Come l’anno scorso, saremo grati a chi di voi vorrà contribuire con una donazione (anche piccola) inviando un bonifico bancario al seguente IBAN: GRUPPO STUDI CAPOTAURO IT34N0847236861054000550996, con causale «Delubro».

Per cominciare, noi abbiamo pensato ad una visita guidata per raccogliere parte dei fondi necessari.

L’appuntamento in pieve è mercoledì 27 dicembre 2023 alle ore 16, guiderà Alessandra Biagi. In questo caso chiediamo un contributo di 10 euro che verranno destinati alla realizzazione della statua.

Delubro 1270

Il «delubro» di Lizzano

Per celebrare i 1270 anni del «delùbro», l’antico battistero della pieve di Lizzano di fondazione longobarda, uno degli edifici più antichi della Regione Emilia Romagna, abbiamo pensato a una serie di importanti appuntamenti, in collaborazione con la parrocchia di Lizzano in Belvedere.

 29 luglio, ore 16,30: La pieve di Lizzano: visita guidata alla pieve riservata ai nostri soci e agli amici dell’associazione Ottonello Ottonelli di Fanano, nel nome di sant’Anselmo del Friuli, fondatore delle nostre due pievi. 

16 agosto, ore 21, presso il delùbro: Sant’Anselmo del Friuli. Scoprimento della statua a Lui dedicata, realizzata da Yazuyuki Morimoto, valente artista amico del Gruppo Studi Capotauro. Un’opera unica nel suo genere, ispirata a un rilievo del portale dell’abbazia di Nonantola, parrocchia «madre» di Lizzano in epoca longobarda. Al termine dello scoprimento ci sarà una breve presentazione della ristampa del volumetto del 1920 «San Mammante. Sua vita e preghiere al Santo martire», per la quale si ringrazia sentitamente Giacomo Marcacci, socio e amico del Gruppo Studi Capotauro. 

17 agosto, ore 10 e ore 16: visite guidate alla pieve e al delubro a cura di Alessandra Biagi, in occasione della festa del patrono san Mamante, in collaborazione col coro parrocchiale San Mamante.

21 agosto, ore 17, presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano: Massalizano e Nonantola: pomeriggio di studi sulla fondazione della pieve e sui rapporti del nostro territorio con Nonantola. Interverranno don Riccardo Fangarezzi, responsabile dell’Archivio Abbaziale di Nonantola, e Renzo Zagnoni del Gruppo di Studi Alto Reno-Nuèter di Porretta Terme. Sarà ripresentato il volume «Il delùbro, battistero della pieve di san Mamante di Lizzano» a cura di Renzo Zagnoni. 

Vita e morte nel Belvedere. Sanità e condizioni di vita tra XVI e XIX secolo

Vita e morte nel Belvedere

Uno studio su un tema mai trattato in precedenza nel nostro territorio: la vita e la morte dei nostri avi nell’esame dei documenti degli archivi e di lavori specifici. Il nuovo lavoro di Alessandra Biagi scava nella storia dei nostri avi per offrircene una conoscenza sempre più profonda: lo presenteremo domenica 30 luglio, alle ore 17, presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano. Tra cure antiche e rituali ormai scomparsi, forniremo una visione d’insieme sulla salute dei nostri antenati. Condurrà la dottoressa Giuseppina Borsari, farmacista e professore a contratto di Erboristeria Applicata presso l’Università degli Studi di Bologna. 

La statua di sant’Anselmo di Nonantola

In occasione dei 1270 anni del battistero della antica pieve di Lizzano, convenzionalmente detto «delùbro», e a circa 1300 dalla nascita del suo fondatore, sant’Anselmo di Nonantola, abbiamo pensato di celebrare tale ricorrenza inaugurando una statua in terracotta raffigurante proprio Anselmo, un’immagine che mancava in una chiesa pur ricca di opere d’arte come quella lizzanese, e che verrà collocata all’interno del delùbro.

La statua, di cui vi mostriamo in anteprima alcune immagini in corso di realizzazione, è opera dell’artista Yazuyuki Morimoto, amico del Gruppo Studi Capotauro, già autore di varie sculture che sono andate ad arricchire il nostro patrimonio artistico, e raffigura sant’Anselmo come appare in un rilievo del portale dell’abbazia di Nonantola, anch’essa da Lui fondata. 

Il Gruppo Studi Capotauro si è fatto carico di questa iniziativa, ma non può farcela da solo. Chi volesse contribuire a realizzare questa pregevole opera, che verrà collocata in occasione della prossima festa di S. Mamante e rimarrà alla collettività belvederiana per sempre, può effettuare una donazione (anche piccola) inviando un bonifico bancario al seguente IBAN: GRUPPO STUDI CAPOTAURO IT34N0847236861054000550996, con causale «Delubro». Abbiamo bisogno di voi!

Grazie a chi ha già contribuito e a chi ha intenzione di farlo.

Dietro le maschere. La vera storia del carnevale

Continuano i nostri approfondimenti sulla storia delle tradizioni più antiche. Venerdì 17 febbraio alle ore 21, presso la sede di «Eclisse – corpi in movimento» in via Baruffi, 15 a Lizzano in Belvedere, avremo una chiacchierata con Alessandra Biagi sul sovvertimento dell’identità nell’antico rito del carnevale.

La Befana prima della Befana

Chi è realmente la dolce vecchietta che porta i doni ai bambini? Lo scopriremo in una chiacchierata con Alessandra Biagi su miti e riti appenninici (ma non solo) riguardanti l’Epifania.

Appuntamento giovedì 5 gennaio 2023 alle ore 21, presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» a Lizzano in Belvedere.

Dal femminino alla «strolga»

Dopo il successo della serata sul «femminino» dello scorso settembre, venerdì 9 dicembre alle 21, presso la sede di «Eclisse – corpi in movimento» in via Baruffi, 15 a Lizzano in Belvedere, Alessandra Biagi terrà un’altra chiacchierata su streghe, piante magiche e luoghi fatati del territorio belvederiano. Un’occasione per approfondire alcune tradizioni e leggende poco conosciute del nostro territorio.

(Nell’immagine: acquerello di Tiziana Biagi tratto dal lunario belvederiano 2022: «Creature fantastiche del Belvedere»)

Le pievi medievali bolognesi

Il «delubro» di Lizzano

L’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna e il Gruppo di studi Alta Valle del Reno, in collaborazione col Gruppo Studi Capotauro, hanno organizzato un pomeriggio di approfondimenti sul tema: «LE PIEVI MEDIEVALI BOLOGNESI e la pieve di San Mamante di Lizzano nel Medioevo».

L’incontro si terrà presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano, domenica 11 dicembre 2022, dalle ore 15:30.

Introdurranno:

  • Alessandra Biagi, vicepresidente del Gruppo studi Capotauro
  • Lorenzo Paolini, presidente dell’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna

Relazioni:

  • Paola Foschi, Le pievi nella diocesi di Bologna, significato, origini e sviluppi
  • Renzo Zagnoni, La pieve di San Mamante di Lizzano nel Medioevo

Al termine, presentazione del volume: Le pievi della montagna bolognese in alcuni acquerelli cinquecenteschi, Il ruolo di Iohannes Berblockus Roffensis Anglus, a cura di Renzo Zagnoni e Roberto Labanti, pubbblicato dal Gruppo di studi Alta Valle del Reno.

Il femminino nel Belvedere

Venerdì 30 settembre alle 21, presso la sede di «Eclisse – corpi in movimento» in via Baruffi, 15 a Lizzano in Belvedere, Alessandra Biagi terrà una chiacchierata sui luoghi del nostro territorio in cui il «femminino» è maggiormente presente; un piccolo viaggio alla scoperta di siti e simboli visti con occhio diverso.

La Nuda

Attraverso il fuoco

Sabato 10 settembre alle ore 17, presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano, incontreremo l’amico Gabriele Rubini, che presenterà il suo ultimo romanzo: «Attraverso il fuoco» (Ed. Nardini), seguito del premiato «Generazioni 1881-1907».

Italia, Inghilterra, America, Francia, Russia. Storie di famiglie ebree, che si intrecciano fra queste nazioni alla vigilia e durante l’intero primo conflitto mondiale. C’è chi parte e chi resta. Ma ognuno combatte, perché la guerra non è solo una faccenda di trincee. Filippo, Moses, Joshua, Margherita, Gemma, Jonathan e gli altri,  i tanti che vivono in queste pagine, ci raccontano gli anni, le azioni che li hanno visti protagonisti, i loro pensieri, la voglia di libertà, di amore e di riscatto. Gli orrori dei campi di battaglia si mescolano alla consapevolezza che nessuno può esimersi dall’affrontare se stesso, ed è proprio nelle situazioni più complesse che l’essere umano dovrà decidere chi vuole essere e per cosa vale veramente la pena lottare. Attraverso il fuoco è un romanzo di grande rigore storico, il romanzo di un popolo, quello ebraico, dei suoi personaggi, perfettamente calati nel contesto, con il fluire delle loro emozioni: forza e fragilità, tenacia e abbattimento, ognuno col suo obiettivo da conquistare, il suo andarsene o il suo ritornare. Oppure fermarsi, in quella terra dei padri così desiderata e finalmente raggiunta. Grazie a una linea narrativa che segue il ritmo del tempo, la parole di Gabriele Rubini catturano da subito e conducono il lettore nella “letteratura della memoria” meno conosciuta, un percorso diverso, innovativo, e un risultato di altissimo pregio.