Re Astolfo ritrova Sant’Anselmo

Sabato 13 aprile, presso il delùbro della pieve di Lizzano, alle ore 17, si terrà lo scoprimento della statua raffigurante Astolfo re dei Longobardi, che andrà ad affiancare quella di Sant’Anselmo di Nonantola, fondatore della pieve nel 753, collocata nel delùbro lo scorso anno. La statua è opera di Yazuyuki Morimoto, grande artista e amico del Gruppo Studi Capotauro, già autore di numerose opere nel nostro territorio. In collaborazione con la parrocchia di San Mamante di Lizzano.

Visita guidata alla pieve di Lizzano

Lo scorso anno, per celebrare i 1270 della pieve, abbiamo inaugurato la bella statua di Sant’Anselmo di Nonantola, opera di Yazuyuki Morimoto il quale si è ispirato alla formella del portale dell’abbazia di Nonantola. Tale immagine rappresenta il longobardo Re Astolfo che regala ad Anselmo i territori fra i quali anche il nostro Belvedere.

Fin da subito ci parve chiaro che, per completare l’opera, sarebbe stato bello affiancare alla statua di Anselmo anche una di Astolfo, per riprodurre la scena.

L’obiettivo per il 2024 è, quindi, la realizzazione di questa nuova scultura; un progetto che, naturalmente, avrà un costo.

Come l’anno scorso, saremo grati a chi di voi vorrà contribuire con una donazione (anche piccola) inviando un bonifico bancario al seguente IBAN: GRUPPO STUDI CAPOTAURO IT34N0847236861054000550996, con causale «Delubro».

Per cominciare, noi abbiamo pensato ad una visita guidata per raccogliere parte dei fondi necessari.

L’appuntamento in pieve è mercoledì 27 dicembre 2023 alle ore 16, guiderà Alessandra Biagi. In questo caso chiediamo un contributo di 10 euro che verranno destinati alla realizzazione della statua.

Delubro 1270

Il «delubro» di Lizzano

Per celebrare i 1270 anni del «delùbro», l’antico battistero della pieve di Lizzano di fondazione longobarda, uno degli edifici più antichi della Regione Emilia Romagna, abbiamo pensato a una serie di importanti appuntamenti, in collaborazione con la parrocchia di Lizzano in Belvedere.

 29 luglio, ore 16,30: La pieve di Lizzano: visita guidata alla pieve riservata ai nostri soci e agli amici dell’associazione Ottonello Ottonelli di Fanano, nel nome di sant’Anselmo del Friuli, fondatore delle nostre due pievi. 

16 agosto, ore 21, presso il delùbro: Sant’Anselmo del Friuli. Scoprimento della statua a Lui dedicata, realizzata da Yazuyuki Morimoto, valente artista amico del Gruppo Studi Capotauro. Un’opera unica nel suo genere, ispirata a un rilievo del portale dell’abbazia di Nonantola, parrocchia «madre» di Lizzano in epoca longobarda. Al termine dello scoprimento ci sarà una breve presentazione della ristampa del volumetto del 1920 «San Mammante. Sua vita e preghiere al Santo martire», per la quale si ringrazia sentitamente Giacomo Marcacci, socio e amico del Gruppo Studi Capotauro. 

17 agosto, ore 10 e ore 16: visite guidate alla pieve e al delubro a cura di Alessandra Biagi, in occasione della festa del patrono san Mamante, in collaborazione col coro parrocchiale San Mamante.

21 agosto, ore 17, presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano: Massalizano e Nonantola: pomeriggio di studi sulla fondazione della pieve e sui rapporti del nostro territorio con Nonantola. Interverranno don Riccardo Fangarezzi, responsabile dell’Archivio Abbaziale di Nonantola, e Renzo Zagnoni del Gruppo di Studi Alto Reno-Nuèter di Porretta Terme. Sarà ripresentato il volume «Il delùbro, battistero della pieve di san Mamante di Lizzano» a cura di Renzo Zagnoni. 

La statua di sant’Anselmo di Nonantola

In occasione dei 1270 anni del battistero della antica pieve di Lizzano, convenzionalmente detto «delùbro», e a circa 1300 dalla nascita del suo fondatore, sant’Anselmo di Nonantola, abbiamo pensato di celebrare tale ricorrenza inaugurando una statua in terracotta raffigurante proprio Anselmo, un’immagine che mancava in una chiesa pur ricca di opere d’arte come quella lizzanese, e che verrà collocata all’interno del delùbro.

La statua, di cui vi mostriamo in anteprima alcune immagini in corso di realizzazione, è opera dell’artista Yazuyuki Morimoto, amico del Gruppo Studi Capotauro, già autore di varie sculture che sono andate ad arricchire il nostro patrimonio artistico, e raffigura sant’Anselmo come appare in un rilievo del portale dell’abbazia di Nonantola, anch’essa da Lui fondata. 

Il Gruppo Studi Capotauro si è fatto carico di questa iniziativa, ma non può farcela da solo. Chi volesse contribuire a realizzare questa pregevole opera, che verrà collocata in occasione della prossima festa di S. Mamante e rimarrà alla collettività belvederiana per sempre, può effettuare una donazione (anche piccola) inviando un bonifico bancario al seguente IBAN: GRUPPO STUDI CAPOTAURO IT34N0847236861054000550996, con causale «Delubro». Abbiamo bisogno di voi!

Grazie a chi ha già contribuito e a chi ha intenzione di farlo.

Le pievi medievali bolognesi

Il «delubro» di Lizzano

L’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna e il Gruppo di studi Alta Valle del Reno, in collaborazione col Gruppo Studi Capotauro, hanno organizzato un pomeriggio di approfondimenti sul tema: «LE PIEVI MEDIEVALI BOLOGNESI e la pieve di San Mamante di Lizzano nel Medioevo».

L’incontro si terrà presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano, domenica 11 dicembre 2022, dalle ore 15:30.

Introdurranno:

  • Alessandra Biagi, vicepresidente del Gruppo studi Capotauro
  • Lorenzo Paolini, presidente dell’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna

Relazioni:

  • Paola Foschi, Le pievi nella diocesi di Bologna, significato, origini e sviluppi
  • Renzo Zagnoni, La pieve di San Mamante di Lizzano nel Medioevo

Al termine, presentazione del volume: Le pievi della montagna bolognese in alcuni acquerelli cinquecenteschi, Il ruolo di Iohannes Berblockus Roffensis Anglus, a cura di Renzo Zagnoni e Roberto Labanti, pubbblicato dal Gruppo di studi Alta Valle del Reno.

Memorie storiche di Lizzano

A 125 anni dalla morte di don Giulio Pacchi, ultimo pievano della vecchia pieve di S. Mamante a Lizzano, abbiamo deciso di pubblicare il manoscritto da lui redatto nel 1889. Un’edizione integrale totalmente revisionata a cura di Alessandra Biagi, per la prima volta in un unico volume, arricchita da fotografie della vecchia pieve e di personaggi contemporanei a don Pacchi.

Le memorie di don Pacchi sono una lettura estremamente interessante per i lizzanesi ma non solo. I ricordi del sacerdote, infatti, ci regalano uno sguardo attento e commosso su fatti, feste, personaggi di un Lizzano (e non solo) che non c’è più. Cronaca, storia, biografie, usi e costumi si mescolano in un ritratto vivido e affascinante di un paese ancora testimone di tradizioni antiche, e che deve ancora attraversare la svolta modernista di cui sarà artefice di lì a poco don Alfonso Montanari, successore di don Pacchi.

Avremo la possibilità di presentare il volume in due occasioni.

Sabato 30 luglio alle ore 17 saremo presso la biblioteca comunale «Ezio Raimondi» di Lizzano, mentre mercoledì 17 agosto alle ore 16 ci troveremo presso l’antico «delùbro» della pieve, in occasione della festa del patrono San Mamante. Ingresso libero.

Festa di San Mamante

In occasione della festa del patrono di Lizzano, martedì 17 agosto 2021, Alessandra Biagi condurrà due visite guidate alla scoperta del «delùbro», ovvero l’antico battistero della pieve, il più antico edificio in pietra della provincia di Bologna.

Ritrovo direttamente sul posto (sul retro della chiesa) alle 10 e alle 16.

Prenotazione obbligatoria al 347-1829814 o per e-mail.

In collaborazione col Coro San Mamante, la parrocchia di Lizzano e la pro loco di Lizzano.

Concerto per il Giubileo Sacerdotale di don Racilio Elmi

Gianni Landroni

Venerdì 4 agosto alle ore 21, il chitarrista Gianni Landroni si esibirà nella Pieve di S. Mamante di Lizzano in Belvedere per festeggiare i 50 anni di sacerdozio di don Racilio, parroco a Lizzano dal 1979. Il maestro proporrà musiche per chitarra di Frescobaldi, Bach, Weiss, Tarrega, Legnani, Villa Lobos, Albeniz, Brouwer.

Vincitore di diversi concorsi, tra cui quello di Recanati, Gianni Landroni ha ottenuto il secondo posto al concorso internazionale di Bardolino, la prima segnalazione speciale al concorso internazionale di Mondovì e il terzo posto nella sezione «Musica da camera» al concorso internazionale di Stresa. Nel 1997 si è diplomato con il massimo dei voti alla Reale Accademia Filarmonica di Bologna, ottenendo il riconoscimento di «Censore Onorario» di chitarra classica.

Svolge attività concertistica in Italia e all’Estero (Germania, Austria, Inghilterra, Svizzera, Francia, Stati Uniti) come solista, in duo e con gruppi strumentali. Nel maggio del 2014 è uscito il suo secondo Cd da solista: «Ritratto», con musiche dal 500 ai giorni nostri.