Musica e Grande Guerra

Giovedì 8 agosto alle ore 21, nella piazzetta del Fondaccio di Lizzano, conferenza-concerto sulla Prima Guerra Mondiale a cura di Carlo Perucchetti del Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia, che si propone lo studio, la conservazione e la divulgazione dei canti dei soldati di tutte le trincee, grazie a un rigoroso lavoro di ricerca in biblioteche e archivi di tutta Italia. Il Coro Monte Pizzo di Lizzano in Belvedere animerà la serata con esecuzione di canti a tema insieme al gruppo musicale del Centro Studi Musica e Grande Guerra.

In collaborazione con Pro Loco di Lizzano in Belvedere e Coro Monte Pizzo.

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna.

Borgo armonico 2019

coro mondine
Il coro delle Mondine di Bentivoglio

Sabato 27 luglio, dalle ore 17, presso il Museo Etnografico «G. Carpani» di Poggiolforato, si terrà una nuova edizione di «Borgo Armonico», giornata di musica, arte e storia nei borghi del Belvedere. L’edizione di quest’anno avrà come tema: «Maremma mia quanto mi costi! Il duro lavoro dell’uomo».

Il pomeriggio inizierà con la visita guidata al museo, a cura di Alessandra Biagi, e la lettura di brani sul duro lavoro degli uomini della montagna, a cura di Loredana Baldo. A seguire si terrà la presentazione del Lunario Belvederiano del 2020, dal titolo: «Quée d’na volta»; un calendario illustrato da splendidi acquarelli di Tiziana Biagi, con tema la vita, le tradizioni e il lavoro della gente della montagna. Al termine, concerto del Coro delle Mondine di Bentivoglio e cena montanara a offerta libera con polenta, focaccine, salsiccia e vino: il ricavato sarà destinato alle iniziative del museo.

In collaborazione con Quii d’Giolforà.

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna.

Migranti, disertori e cantastorie. Il canto popolare e la Grande Guerra

Francesco BenozzoIl secondo appuntamento che quest’anno dedicheremo alla memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale si terrà sabato 11 agosto alle ore 21, nella piazza di Monteacuto delle Alpi, e vedrà il graditissimo ritorno di due protagonisti della musica popolare italiana, nonché due amici: Francesco Benozzo, filologo romanzo dell’Università di Bologna, da anni candidato e vincitore morale per la giuria popolare del Nobel per la letteratura, e Fabio Bonvicini, studioso e cultore di canti e musiche popolari indagate e ricreate con rigore.

Il canto popolare ha interpretato il terribile periodo della Prima Guerra Mondiale andando al di là della cronaca e della storia: Benozzo e Bonvicini restituiscono la voce ai protagonisti di quel periodo con un’accurata ricerca filologica.

In collaborazione con la Pro Loco di Monteacuto delle Alpi.

Lizzano music festival

Da giovedì 2 agosto a martedì 7 agosto, il teatrino parrocchiale di Lizzano in Belvedere ospiterà il «Lizzano Music Festival».

È con grande piacere che presentiamo il ritorno degli allievi della scuola pianistica del Maestro Giovanni Carmassi, che per anni durante l’estate fu animatore e protagonista dei Laboratori Musicali, una fucina di giovani talenti che oggi operano e lavorano anche in sedi prestigiose in tutto il mondo, da Londra al Giappone. Gli allievi del Maestro Carmassi torneranno questa estate nel nostro territorio per proporre ben cinque serate musicali. I concerti vedranno il pianoforte come protagonista, affiancato di volta in volta da altri strumenti come il violino, il violoncello e l’organetto, e si terranno nelle serate del 2, 3, 4, 6 e 7 agosto e saranno con ingresso a offerta libera: il ricavato sarà destinato ai lavori di restauro della Pieve di Lizzano.

In collaborazione con la parrocchia di Lizzano e con alcuni anonimi benefattori.

Programma:

Giovedì 2 agosto: Concerto per canto e pianoforte «Un viaggio d’inverno»

Tenore: Enrico Busia
Pianoforte: Gaia Palesati

Venerdì 3 agosto: Concerto per pianoforte solo

Pianoforte: Chakavak Shekari Oreh

Sabato 4 agosto: Concerto per violoncello e pianoforte «CELLOPiano: cantabile»

Violoncello: Elettra Gallini
Pianoforte: Ivano Chiarotti

Lunedì 6 agosto: Concerto per organetto e pianoforte «Dœnde: un dialogo musicale»

Organetto: Francesco Berrafato
Pianoforte: Giulia Grassi

Martedì 7 agosto: Concerto per pianoforte solo

Pianoforte: Benedetta Iardella

 

Tutti i concerti si terranno nel teatrino parrocchiale di Lizzano alle ore 21.
Ingresso a offerta libera. Il ricavato sarà devoluto per finanziare i lavori di restauro della pieve.

Se non le cantiamo noi… chi vlîv mâi ch’a i canta?

Venerdì 28 luglio, ore 21, nella piazzetta del Fondaccio a Lizzano, assisteremo al graditissimo ritorno di Fausto Carpani. Accompagnato dal Gruppo Emiliano, e dalle consuete ironia e sensibilità, il cantautore dialettale proporrà uno spettacolo fatto di musica, dialetto, strumenti e cante della tradizione bolognese.

Fausto Carpani, classe 1946 ed ex dipendente delle Poste, è cantautore dialettale per puro caso (si definisce infatti «musicalmente analfabeta») ma ha al suo attivo numerosi album. Innamorato da sempre di Bologna, della sua gente e della sua storia, ha curato insieme a Luigi Lepri un libro e un cd sulla figura di Carlo Musi, primo cantautore bolognese. Per lui parlano le migliaia di serate, spettacoli teatrali, incontri che nel corso degli anni lo hanno visto protagonista in Italia e all’estero; per la sua attività di cultore della storia e della tradizione bolognese, nel 2007 il Comune di Bologna gli ha conferito il Nettuno d’Oro.

In collaborazione con il rione Fondaccio e la pro loco di Lizzano in Belvedere.

Concerto per il Giubileo Sacerdotale di don Racilio Elmi

Gianni Landroni

Venerdì 4 agosto alle ore 21, il chitarrista Gianni Landroni si esibirà nella Pieve di S. Mamante di Lizzano in Belvedere per festeggiare i 50 anni di sacerdozio di don Racilio, parroco a Lizzano dal 1979. Il maestro proporrà musiche per chitarra di Frescobaldi, Bach, Weiss, Tarrega, Legnani, Villa Lobos, Albeniz, Brouwer.

Vincitore di diversi concorsi, tra cui quello di Recanati, Gianni Landroni ha ottenuto il secondo posto al concorso internazionale di Bardolino, la prima segnalazione speciale al concorso internazionale di Mondovì e il terzo posto nella sezione «Musica da camera» al concorso internazionale di Stresa. Nel 1997 si è diplomato con il massimo dei voti alla Reale Accademia Filarmonica di Bologna, ottenendo il riconoscimento di «Censore Onorario» di chitarra classica.

Svolge attività concertistica in Italia e all’Estero (Germania, Austria, Inghilterra, Svizzera, Francia, Stati Uniti) come solista, in duo e con gruppi strumentali. Nel maggio del 2014 è uscito il suo secondo Cd da solista: «Ritratto», con musiche dal 500 ai giorni nostri.

Concerto per un amico

Il coro Climacus

Il coro Climacus

Giuseppe Bergamini, direttore del Coro Climacus e amico di don Racilio Elmi, intende rendergli omaggio nell’anno del suo Giubileo Sacerdotale con un concerto di canti gregoriani a tema popolare, come i canti dei clerici vagantes. Il concerto sarà intervallato da letture di brani da «Il curato d’Ars» e «Preti nella tempesta», a cura di Alessandra Biagi.

Appuntamento sabato 8 luglio, ore 21, nella chiesa della B.V. di San Luca della Querciola.

CLIMACUS (da climax, radice greca e latina, che significa scala) è il nome di un neuma gregoriano (gruppo di tre o più note) dall’inconfondibile identità grafica.

Nel 2006 il Coro Climacus, con tre soli coristi, come l’araba fenice sorge dalle ceneri del Coro Cantus Deliciae.

Ora il Coro Climacus è composto di nove coristi: studia e canta quasi esclusivamente gregoriano avendo come riferimento la Scuola francese di Solesmes.

Le melodie gregoriane hanno un’intensità poetico-religiosa tale da poter essere definite universali: descrivono pace interiore, attesa, senso di colpa, preghiera, festa, inquietudine, lamento, timore, desiderio di perdono, speranza, dolore, protesta, estasi, gioia, ricordi…; per questo ancora oggi, dopo secoli, il canto gregoriano conserva un forte fascino che va oltre l’orizzonte religioso.

Il coro Climacus vuole tenere vivo questo bene culturale, parte del patrimonio artistico musicale europeo che, se non cantato, resta incomprensibile, muto, inibito, chiuso nei codici, nel buio degli armadi di sacrestie o biblioteche, negli scaffali degli archivi, nelle teche dei musei.